Il processo di produzione

L'Azienda lavora su 3 turni (24 ore al giorno) per 7 gg alla settimana. Alcune macchine possono lavorare in modo completamente automatico e di conseguenza, alcuni turni (ad esempio festivi) sono privi di presenza di personale. Per contro, nei momenti di presenza del personale stesso è garantita la piena accessibilità dello scarico, per eventuali controlli.

DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO DELLA VENAFRO MARMI E GRANITI S.P.A.

Di seguito si viene riportata il processo processo produttivo così come viene attuato nella sua successione.

La ditta in questione svolge l'attività di trasformazione dei blocchi di materiale lapideo in lastre lucide e semilavorati derivati da lastre. 

Fase n° 1: Arrivo blocchi

I blocchi con provenienza diversa, ( Brasile, India, Spagna, Norvegia, Sud Africa, Egitto, Turchia, Italia ) giungono ai vari porti di sbarco via nave, trasferiti presso lo stabilimento via terra con autoarticolati, vengono scaricati con gru ed immessi in magazzino. All'occorrenza e in funzione delle necessità vengono prelevati ed approntati per la lavorazione su un carro trasportatore. 

Fase n° 2: Taglio dei blocchi in lastre

Il carro, dove sono state disposte coppia o terne di blocchi, viene inserito e bloccato nel telaio che è la macchina dedicata al taglio dei blocchi in lastre. 

Il telaio che è una macchina dotata di un quadro porta-lame con moto pendolare che scende verticalmente fino alla fine del blocco, taglia con l'ausilio lame di acciaio tipo Fe 70 o C 40 solitamente dotate di scanalature verticali senza ausilio di settori diamantati o similari. 

La miscela di taglio che è la vera artefice del taglio stesso, è composta da latte di calce fluidificato, graniglia di acciaio con granulometria massima 1.4mm, ed acqua. 

Tale miscela, che lavora a ciclo chiuso, viene trasportata verso la parte alta del telaio con una pompa sita in una vasca di raccolta e viene distribuita con apposite tubazioni nelle scanalature dei tagli. 

La parte che fuoriesce dalle gole dei tagli, viene convogliata e di nuovo raccolta nella vasca dove è situata la pompa. Dalla miscela di taglio viene asportata, con cicli predefiniti, variabili con il procedere del taglio, la componente usurata, completa degli sfridi di lavorazione, tramite un ciclone.

Nella stessa miscela vengono re-immesse, con adeguati dosatori, le componenti usurate ed asportate. ( graniglia di acciaio, latte di calce ) Al termine del taglio, le lastre vengono lavate dagli sfridi di taglio con acqua e destinate alla lucidatura. 

Fase 3 : Lucidatura lastre 

La lucidatura delle lastre avviene con l'ausilio di una macchina automatica denominata lucidatrice.

La lucidatrice è una macchina funzionante per abrasione (16 o 20 teste lucidanti diverse a secondo del macchinario utilizzato) ed utilizza per lo scopo mole abrasive di granulometria a scalare fino al raggiungimento della lucidatura desiderata. 

Il fluido di raffreddamento utilizzato anche per l'asportazione degli sfridi di lavorazione è l'acqua. Le mole abrasive sono costruite utilizzando due diverse scelte tecnologiche. Le mole abrasive dedicate allo sgrosso del materiale sono realizzate con placche di materiale metallico con inglobati diamanti sintetici e per tale combinazione vengono definite mole diamantate. Le mole abrasive dedicate invece alla finitura (lucidatura) del materiale sono realizzate con impasti di magnesite con inglobati grani di carborundum e per tale combinazione vengono definite mole magnesiache. 

Fase n°4 : Trasferimento delle lastre nel deposito 

Le lastre lucide vengono trasferite in un magazzino lastre tramite un carrello trasportatore e depositate su cavalletti metallici in attesa della vendita e del carico con destinazione cliente. 

Fase n°5 : Successiva lavorazione delle lastre 

Le lastre destinate alla lavorazione, successivamente alla lucidatura, vengono trasferite nel reparto realizzazione dei semilavorati, dove una combinazione di macchine da taglio, che utilizzano dischi con settori diamantati, provvedono al taglio in pezzi con misure prestabilite. 

Anche in questo caso il fluido delegato al raffreddamento e allo spurgo degli sfridi di taglio è l'acqua. 

I pezzi realizzati vengono successivamente lavati con acqua ed imballati per la consegna.